
Love the skin You're in.
#objectdheartwithart
Ariel s.f.
Il respiro del mare scolpito in una goccia.
BB s.f.
Calma, poetica, introversa, un poco autoironica...
A particular nature that works on matter from the outside.
An art that gives shape to matter from within.
Marsilio Ficino

Mi chiamo Benedetta Bruzziches, sono nata da qualche parte negli anni '80 e qualcuno mi confonde con una borsa! Sono cresciuta a Caprarola, un paese-teatro fatto di stradine e fontane, un posto d’altri tempi dove ancora si caccia il vino in cantina e il ritmo della città dipende dalle semine e dai raccolti.
Sono appassionata di cinema, mi piace girare con il libro sotto braccio e penso sempre che se avessi incontrato Fellini avrei popolato il suo libro dei sogni.Lavoro spesso e mi piace ridere, andare a funghi e ascoltare la voce del lago. Mi piace vestire elegante per andare al mercato ed odorare la frutta per sentire se è buona.Mi piace baciare e mi piacciono i timidi.
Se mi chiedono di che colore sono rispondo rosso primario e se mi chiedete di colore siete voi, di sicuro indovino. Credo nelle energie e negli odori ma più di tutto credo nei desideri. Nella fortuna invece non ci credo e neanche nelle raccomandazioni. Non mi piacciono le giustificazioni, e non ho la televisione a casa, non mi piace andare in palestra ma in cucina sono brava.
Continua a leggere...Viaggiare è il mio secondo marito, istintivo, umano e all’avventura. La cosa che mi fa più paura è la paura , i morti viventi e un certo tipo di ignoranza. Credo nei giovani ma anche negli anziani soprattutto quelli che nella vita hanno lavorato sodo. Se dovessi essere un’ altra, sarei Monica Vitti e Rita Levi Montalcini. Ho vissuto a Roma e l’ho amata e poi Milano e poi mi sono trasferita in India, Cina e Brasile per poi tornare a Viterbo dove ho colorito il mio studio, ho trapiantato un laboratorio dove le borse respirano l’aria buona e nella notte volo sulla bici e mi sento la regina.
Ho scelto di stare a Viterbo, ho scelto mio fratello Agostino e ho scelto la filosofia della Gioia! Entrare nel mio studio è come precipitare in una favola. Vi trovate di fronte uomini di legno, vecchie lavagne, libri di favole e poesie, armadi accatastati e tutti quei personaggi che di notte, in cucina, si animano e fanno baldoria! Non mi capita spesso di disegnare una collezione, io di solito le borse le scrivo, le racconto. Più che di materiali, mi piace parlare di storie, di forme e di personaggi. La collezione è quasi secondaria, è la storia che la rende bella. La invento io. È la mia!
Che sia una suggestione, un amore che finisce, un inno alla gioia, l’evocazione di un ricordo, è la storia che dovete conoscere. D’altra parte a cosa servirebbero le borse se non a contenere storie.
E se vi incontro con una mia borsa, non me ne vogliate se la apro e cerco dentro, non vi rubo nulla, sono solo alla ricerca di altre storie!